Il mutuo soccorso per un aiuto concreto alle famiglie

di Oreste Parise

Mezzoeuro Anno IX num. 50 del 18/12/2010)

Rende, 17 dicembre 2010

Un premio letterario per diffondere la cultura della mutualità

La Fondazione Cesare Pozzo e il Centro Studi “Gregorio Nigro Imperiale” organizzano il primo il primo “Literary award” con due sezioni dedicate alla poesia e alla narrativa.

Ogni due anni, la Banca d’Italia effettua una indagine campionaria sulla trazione economica e finanziaria delle famiglie italiane. Un appuntamento molto atteso poiché costituisce l’unico serio e documentato strumento per verificare lo stato di salute economica della famiglia italiana che costituisce la struttura portante dell’economia e registra i mutamenti intervenuti a seguito delle innovazioni introdotte e delle condizioni congiunturali. Il primo studio risale al lontano 1965 e l’ultimo è relativo alla condizione reddituale e patrimoniale del 2008. Com’è facile intuire, le modifiche dei comportamenti sono molto lente, poiché le famiglie hanno un comportamento molto conservativo; difendono tenacemente le loro abitudini e tendono a recepire con molta gradualità le innovazioni. I mutamenti più profondi sono indotti dalle innovazioni tecnologiche e dalle variazioni del loro potere d'acquisto.

Proprio a causa del concomitante effetto di queste due cause, gli ultimi due anni hanno provocato un mutamento molto profondo nelle abitudini, con una variazione marcata del paniere delle spese a causa dell'acuta crisi economica. Nel Meridione in particolare vi è stato uno schiacciamento verso il basso del reddito medio delle famiglie, tanto che è aumentato il numero di quelle scivolate sotto la soglia di povertà e che si trovano a dover affrontare il problema della sopravvivenza, per cui il target principali è costituito della spesa alimentare e della salute.

Secondo la rilevazione della Banca d'Italia nel 2008 il reddito familiare medio annuo netto è risultato di 32mila euro, pari a 2.679 euro al mese, ma risulta inferiore per le famiglie residenti al Sud e Isole. Tra il 2006 e il 2008 è calato di circa il 4 per cento in termini reali, riportandosi sui livelli del 1993: questo è solo in parte il risultato della riduzione della dimensione media delle famiglie (passata da circa 3 componenti del 1993 ai 2,5 del 2008). Nel quindicennio si è verificato un impoverimento complessivo e una maggiore concentrazione dei redditi, per cui i più poveri sono diventati molto più poveri, mentre i più ricchi hanno visto aumentare il loro redditto, con un marcata miglioramento in termini di potere di acquisto.

Il 10% più povero ha il 2,5% del reddito complessivo con una media di 8mila euro annuo per famiglia, mentre al 10% più ricco viene distribuito il 26,3% del reddito complessivo con una media annua di 85mila euro. Questo divario si acuisce allorquando si prende in considerazione l'effetto geografico: il Nord ha un reddito superiore del 30% di quello medio nazionale, mentre il Sud il valore medio è inferiore al 70%: questo significa che il reddito medio delle famiglie meridionali è di poco superiore al 50% di quello del Nord, un divario che non accenna a diminuire e con l'introduzione del federalismo fiscale è destinato ad acuirsi. A questo si deve aggiungere la devastante disoccupazione e la diffusione dei lavoro precari e mal retribuiti che provoca un ulteriore allargamento della forbice tra i poveri e i ricchi.

La contrazione dei consumi non dà una misura corretta della aumentata difficoltà delle famiglie meridionali, poiché vi è stato un drammatico arretramento dello Stato come fornitori di servizi essenziali per il taglio della spesa pubblica concepita in maniera lineare, senza alcuna valutazione degli effetti. La conseguenza è che si colpisce in ugual misura sponsorizzazioni e consulenze, sanità e scuola che incidono profondamente sul modello di consumo delle famiglie.

Un settore delicato è costituito proprio dalla sanità, dove si registra un enorme divario nella qualità delle prestazioni e di spesa media tra le varie aree del Paese e non sempre a una maggiore spesa corrisponde una migliore qualità delle prestazioni. Proprio in questo settore si preannunciano le novità più rilevanti, con una forte restrizione quantitativo e qualitativo delle prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale. I pazienti saranno chiamati a contribuire alla spesa con l'introduzione di ticket tanto più onerosi quanto maggiore sarà il deficit della spesa sanitaria. Viene di fatto a cadere il principio dei LEA (Livelli essenziali di assistenza sanitaria), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro pagamento di un ticket simbolico. Le regioni più povere non avranno le risorse sufficienti ad attuare questo principio perequativo. E' facile indovinare che lo sforzo maggiore sarà a carico dei cittadini calabresi, poiché la regione è l'ultima per reddito, per la pessima qualità dei servizi, mentre si colloca in ottima posizione per il livello di spesa.

In queste condizioni si pone a carico delle famiglie la necessità di garantirsi le prestazioni sanitarie necessarie con delle polizze assicurative molto onerose, che oscillano intorno alle 1.500 euro annui. Uno sforzo necessario, ma che diventa difficilmente sopportabile proprio per i nuclei familiari più poveri.

Vi è una possibile alternativa nella “Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo che opera anche nella nostra regione, una benemerita associazione in grado di fornire una polizza sanitaria a prezzi decisamente contenuti con prestazioni confrontabili con quelle offerte dalla migliori società di assicurazione. Non si tratta di un fenomeno miracolistico, ma la conseguenza della pratica applicazione del principio di mutuo soccorso, l'aiuto reciproco all'interno di un gruppo di persone. Le prestazioni sono pagate dalle quote versate dagli stessi soci. La società non ha fini di lucro. Nata a Milano come società di mutuo soccorso dei ferrovieri, è attiva dal 1877. Ha acquisito una esperienza unica estendendo la sua attività a tutte le famiglie. In questi anni è riuscita non solo a garantire la copertura delle prestazioni erogate ai soci, ma anche ad accumulare un patrimonio che gli consente di guardare al futuro con serenità.

La mutualità integrativa volontaria oggi diventa una necessità e costituisce una risposta soddisfacente al collasso della sanità pubblica. C'è da aggiungere che il campo di attività della Cesare Pozzo non si limita solo all'ambito sanitario, ma offre anche una serie molto numerosa di assistenza alle famiglie, come le borse di studio per i figli, sussidi per la perdita del lavoro o in caso di invalidità.

Numerose sono le iniziative di carattere culturale organizzate dalla società. A partire da quest'anno la Calabria sarà protagonista con il primo “Literary award 2011”, organizzato congiuntamente al Centro Studi Gregorio Nigro Imperiale, con la presidenza dell'On. Giovanni Sica, che è anche presidente nazionale della Fondazione.

Il concorso letterario è aperto a tutti con preferenza a scrittori non noti e affermati di età compresa tra 18 e 25 anni. Si articola in due sezioni. Una per una silloge di poesia inedita “Gregorio Nigro Imperiale”, sul tema “Nella solidarietà è la gioia vera”. L'altra per la narrativa “Cesare Pozzo”: un racconto o una novella breve sul tema “Il disabile e la vita: una storia di luce e di speranza”, oppure “La storia di un dramma”.

Scopo del concorso è di contribuire a fare della cultura il massimo organo di comunione fra gli uomini, come elevazione intellettuale nella dignità, nella libertà di parola.

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 31 gennaio 2011 presso la segreteria regionale della Fondazione Cesare Pozzo a Reggio Calabria e saranno giudicati da una commissione tecnica (composta da Maria Spadafora, Anna Scola, Maria Letizia Le Pera, Maria Luigia Campolongo e Maria Cristina Campolongo) e da una commissione popolare (Carmine Bonadies, Sara Attivissimo, Giuseppe Cristofaro, Agostino Iaccino e Michele Cucunato).

Ai vincitori verrà consegnata una artistica coppa e diploma di encomio solenne, nella cerimonia di premiazione che avverrà lunedì 30 maggio 2011 nell'Aula Magna dell'ITC “Vincenzo Cosentino” di Rende (CS).


C OP Y R I G H T

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