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Mezzoeuro

Il sindaco della settimana: Giuseppe Aieta

di Oreste Parise

Mezzoeuro Anno XI num. 22 del 2/06/2012


Rende, 31/05/2012


Questaa settimana l’ANCI attribuisce il prestigioso riconoscimento al sindaco di Cetraro

Una segnalazione che premia il suo impegno contro la criminalità organizzata e per la diffusione della cultura. “Abbiamo realizzato un teatro comunale di 300 posti e un museo Archeologico e del Mare”, dice soddisfatto.

Ogni settimana sul sito dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) segnala il nominativo di un sindaco che si è particolarmente distinto nell’amministrazione del suo comune. A marzo scorso è stata segnalata Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno per l’entusiasmo e il coraggio con cui amministra una realtà molto difficile e problematica. La sua azione è rivolta in particolare ad “educare al rispetto delle leggi, base dalla quale nasce una società civile”, con una serie di progetti nelle scuole atti a diffondere la conoscenza dei fenomeni criminali, “perché solo attraverso la conoscenza dei fatti i ragazzi possono capire il l’importanza della giustizia e la repulsione verso ogni forma di criminalità”, come si legge nell’intervista realizzata da Federica Demaria.

Questa settimana tocca a un altro giovane sindaco calabrese, Giuseppe Aieta, anche lui costretto a operare in una realtà dove vi è un’asfissiante presenta della criminalità che per tanti anni ha condizionato la vita civile e democratica e costituito un formidabile ostacolo allo sviluppo.

Ha puntato tutto su turismo, buona amministrazione e cultura per poter uscire dal tunnel e i risultati cominciano a dargli ragione. Oggi Cetraro è una città più vivibile, la qualità delle acque del mare è migliorata già dall’anno scorso e quest’anno dovrebbe essere l’anno della svolta poiché è stata fatta un’accurata manutenzione dei tre depuratori esistenti e sta per entrare in funzione il quarto, moderno e funzionale che dovrebbe anche risolvere il problema degli effluvi mefitici che si diffondono nell’aria circostante gli impianti per un raggio di centinaia di metri.

Per combattere il degrado economico, e soprattutto morale, è necessario diffondere la cultura della legalità con l’esempio e restituendo ai giovani il futuro.

Questa è il servizio realizzato da Alessandro Malafronte e pubblicata sul sito dell’Anci.

Come si può riscattare dal degrado un comune del Sud?

Abbiamo realizzato un teatro comunale di 300 posti e un museo Archeologico e del Mare. Riteniamo che solo attraverso la realizzazione di strutture culturali si possa recuperare una proiezione di città verso un futuro più florido. In queste strutture organizziamo attività culturali, rassegne jazz, premi giornalistici. Il coinvolgimento dei giovani è condizione imprescindibile”, risponde Giuseppe Aieta.

“Non abbiamo pensato nemmeno per un minuto di introdurre la tassa di soggiorno, abbiamo, altresì, annullato la Tosap e assicurato per i nostri abitanti l’Imu al minimo”.

Giuseppe Aieta, sindaco di Cetraro (Cs) è primo cittadino del comune calabrese dal 2005, riconfermato nel 2010. Un insegnante di lettere con un passato di lungo corso in politica, consigliere provinciale dal 2004, dal 2011 assessore all’Ambiente in Provincia, presidente del Consorzio Tirreno Sviluppo e Legalità, oltre ad essere sindaco dal 2005 di Cetraro.

Sindaco lei è presidente del Consorzio che realizza nei Comuni membri attività visibili utili agli scopi statutari in riferimento al recupero della cultura della legalità. L’azione politica si svilupperà su questo filone, immagino.

“Sì, assolutamente. Questa è stata per tanti anni terra di ‘ndrangheta. Il recupero della legalità è un obiettivo imprescindibile dell’amministrazione, tutte le attività che muoviamo sono indirizzate al raggiungimento di questo obiettivo”.

Parliamone, lei in questi anni ha focalizzato molto l’attenzione su cultura e rapporto con i giovani.

“Abbiamo realizzato un teatro comunale di 300 posti e un museo Archeologico e del Mare. Riteniamo che solo attraverso la realizzazione di strutture culturali si possa recuperare, oltre all’immagine, una proiezione di città verso un futuro più florido. In queste strutture organizziamo attività culturali, rassegne jazz, premi giornalistici. Il coinvolgimento dei giovani è condizione imprescindibile, attraverso lo stretto collegamento con la chiesa e con la scuola riusciamo a coinvolgere tanti ragazzi e a diffondere, oltre ai contenuti culturali, i valori della legalità”.

Parliamo delle principali opere realizzate dalla sua amministrazione in questi anni.

“Partirei dal porto turistico, fermo dal 1952. Ora Cetraro può contare sul porto più grande che si estende da Salerno a Vibo Valentia e che può ospitare ben 600 barche. Inoltre è stato rifatto il lungomare, realizzato un impianto polisportivo e rimodernato piazze e parcheggi”.

A Cetraro ha deciso di non introdurre la tassa di soggiorno e di annullare la Tosap.

“Sono contrario alla tassa di soggiorno, non abbiamo nemmeno per un istante pensato di introdurla. Mentre l’annullamento della Tosap rientra nelle politiche messe in campo come sostegno alle attività commerciali, in un momento di crisi abbiamo cercato di adottare le migliori politiche volte a non far morire il commercio in città”.

In questi giorni si parla tanto di Imu e Patto di stabilità.

“Anche noi ne parliamo tanto, perché abbiamo enormi difficoltà a chiudere i bilanci. Ma nonostante questo abbiamo deciso di tenere al minimo l’imposta sugli immobili, non ce la sentiamo di appesantire ulteriormente il carico fiscale sulle famiglie. Relativamente al patto di stabilità, invece, credo sia un elemento clamoroso di penalizzazione per lo sviluppo del territorio, avere i soldi in cassa e non poterli spendere in tempo di crisi è veramente incredibile”.

Lei è anche assessore provinciale all’Ambiente, quali le politiche portate avanti nel settore?

“Ho fatto realizzare un nuovo depuratore, costato ben 2,5 milioni di euro e ripulito il fiume Aron. Siamo una città turistica e intendiamo proteggere le nostre ricchezze, l’obiettivo è per la prossima stagione di aumentare le presenze sul territorio”.

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