A Cerzeto riprende la vita ...

Rosa Porzio Gesualdo (La Gazzetta del Sud del 20 marzo 2005)

SAN MARCO ARGENTANO - Il giorno dopo la visita del capo della Protezione civile Bertolaso a Cerzeto, la vita, nel piccolo centro albanofono sconvolto dalla frana riprende a scorrere. Hanno infatti ripreso le attività tutte le scuole di Cerzeto riaperta la scuola media e in funzione anche le attività didattiche di scuola elementare ed asilo statale. Parvenze di normalità, anche se il movimento franoso è ancora in atto. Sono oltre settanta, ad ora, le case distrutte. Intanto, dopo che ieri i sindaci di altri tre Comuni limitrofi, Mongrassano, San Martino di Finita e Rota Greca, hanno chiesto a Bertolaso immediati interventi sul dissesto idrogeologico anche dei loro territori, si scopre a rischio frane anche San Donato di Ninea il sindaco Pasquale Esposito ha chiesto infatti un sopralluogo urgente per situazioni franose, con pericolo per la pubblica incolumità, nel suo territorio.

 Ieri, a Cerzeto, come disposto dai tecnici de!la Sorical, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, sono iniziati i lavori di realizzazione delle due saracinesche per l'acquedotto Abatemarco: la conduttura principale dell'acquedotto cosentino, infatti, la cui centrale di chiusura è proprio nella zona "rossa" (quella più a rischio) della frana, potrebbe cedere da un momento all'altro, con due rischi immaginabili, una grossa portata d'acqua a valle e l'interruzione dei servizi idrici per un comprensorio di 300mila persone (sei sono i Comuni interessati, fra i quali Montalto). Le due saracinesche, che verranno collocate come misure di intercettazione della portata idrica (interromperanno il flusso dell'acqua per evitare un eventuale allagamento improvviso e catastrofico dell'acquedotto, che sarebbe forse fatale per l'abitato di Cavallerizzo ancora in bilico sulla valle), saranno servocomandate per un'attività di chiusura in sicurezza dell'Abatemarco nel  caso in cui dovesse verificarsi, come è probabile, un improvviso collasso del terreno franoso.

Situazione a rischio, intanto, a San Donato di Ninea,dove in queste ultime ore si sono verificati dei movimenti franosi che, secondo il sindaco Pasquale Esposito, mettono in pericolo la popolazione.

 In un telegramma inviato, fra gli altri, a Regione, Protezione civile, Vigili del  fuoco e prefettura, il sindaco chiede un sopralluogo urgente per le situazioni franose  e le condizioni di imminente pericolo di pubblica incolumità: le zone più a rischio sarebbero quelle di località Borgonuovo nel centro storico, dove è in atto una frana con interruzione della strada Vico II Giardini, del centro storico interessato a una  caduta massi, e di altri quattro movimenti franosi, nelle località Pantano, Logge, Serre e Policastrello, che sono in continua evoluzione, come evidenziato anche da una relazione dei Vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo a San Donato di Ninea.

Interventi urgenti per evitare gravi situazioni di rischio sono stati chiesti a  Bertolaso dai sindaci Teodoro Santoro di San Martino di Finita, Antonietta Formoso di Mongrassano e , Dino D'Elia di Rota Greca. Venti sono i punti costantemente monitorati a San Martino, mentre a Rota  Greca le zone più a rischio sono i quartieri Casale e , Strada Nuova, ed a Mongrassano la parte che si lega al limitrofo costone di  Cavallerizzo.


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