Ritardi ingiustificabili nella difesa del suolo

di Beniamino Tenuta, Presidente Ordine dei Geologi  della Calabria (Mezzoeuro n. 13 del 2 Aprile 2005)

Riguardo la legge urbanistica regionale, la numero 19/2002, l'ordine dei geologi ha organizzato una serie di seminari mirati ad una migliore conoscenza ed applicazione della componente geologica nella suddetta legge. 

Le conclusioni dei seminari sono stati inseriti in un cd-rom prodotto dallo stesso ordine. In merito abbiamo ritenuto opportuno ascoltare il presidente dell'ordine regionale dei geologi Beniamino Tenuta, colui il quale si è battuto perché nella legge venissero espressi anche contenuti di carattere geologico. 

La legge urbanistica della Calabria è realmente una legge innovativa ed adeguata alle condizioni territoriali della Regione Calabria? 

Il contenuto della legge e la sua valenza è già espresso nel suo titolo "Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - legge urbanistica della Calabria".  È una legge quindi che oltre a regolare l'assetto urbanistico del territorio ha in sé una serie di elementi innovativi che partendo dallo sviluppo sostenibile del territorio regionale, passano alla garanzia dell'integrità fisica e culturale del territorio e quindi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, promovendo un uso appropriato delle risorse ambientali, naturali, territoriali e storico culturali. Altro elemento di forte novità è la partecipazione e la concertazione con le forze economiche e sociali e con le categorie professionali tecniche nei procedimenti di formazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica.

Ma è tutto così semplice e lineare dal punto di vista della sua applicazione?

 I ritardi inspiegabili nell'attuazione della legge 19/2002 sono sotto gli occhi di tutti e non ci sono scusanti per nessuno di coloro che avevano e hanno la responsabilità a livello regionale della sua concreta attuazione. La vicenda dei ritardi ha avuto un peso determinante sulle linee guida contenute nell'articolo 17 e sulla loro organizzazione e contenuto pur avendo avuto la Regione Calabria e per essa l'assessorato all'Urbanistica un forte apporto da parte degli ordini professionali e dell'Ance e dell'Upi che avrebbe dovuto servire da stimolo a fare presto e bene rispondendo positivamente al concetto di partecipazione e concertazione contenuto nell'articolo 2 della legge.

 Anche la questione del mancato raccordo con le Province attraverso il protocollo d'intesa propedeutico alla predisposizione degli atti e dei documenti da far contenere nelle linee guida non appare far pensare ad un processo virtuoso di raccordo Regione-enti territoriali che porti velocemente al passaggio fondamentale delle deleghe in questi settori per un maggiore conseguimento ed una concreta partecipazione di questi ultimi al reale governo del territorio.

Quali sono stati i motivi che hanno spinto l'Ordine dei geologi della Calabria ad organizzare un ciclo di seminari per le linee guida? 

Ho sempre avuto la convinzione che ai documenti programmatori che fissano processi di conoscenza nuovi ed anche innovativi debbano seguire, da parte di coloro che dovranno applicare le regole in questo caso i professionisti e quindi le loro organizzazioni di categoria, attività di formazione che consentano un approccio veloce e corretto di nuovi processi cognoscitivi per rispondere con qualità e correttezza alle nuove esigenze normative ed applicative garantendo un'attuazione corretta dei processi conoscitivi e di valutazione dei rischi, in particolare quelli geologico e sismico senza sottovalutare quello idraulico, perché nella nostra regione non si può pensare di attuare questi processi a tentativi viste le condizioni di fragilità territoriale e di degrado diffuso.

Queste riflessioni hanno portato ad organizzare un ciclo molto lungo che è durato tre mesi che ha sviscerato e portato alla discussione tutto quello che c'era da dire sul capitolo V delle linee guida dedicato alla salvaguardia del territorio e sulle schede applicative XI e XII riguardanti la componente geologica per la pianificazione territoriale.

Può descrivere il contenuto dei seminari nel loro complesso?

I seminari di aggiornamento professionale hanno come tema centrale lo sviluppo dei processi di conoscenza della componente geologica per la pianificazione territoriale.

Gli argomenti trattati sono strettamente connessi alla legge urbanistica regionale (19/2002) ed alle correlate linee guida con riferimento al Capitolo V - Disposizioni generali per la salvaguardia del territorio e alle schede tecniche XI (Metodologie per l'analisi di pericolosità e rischi geologici) e XII previste all'articolo 17 comma 5 pubblicate si recente nel Suppl. Ord. numero 7 BUR Regione Calabria numero 1 del 15.01.2005.

Le linee guida della legge urbanistica definiscono in dettaglio la cartografia tematica, dai contenuti specialistici ed innovativi, che il geologo dovrà redigere per i differenti livelli di pianificazione. Gli indirizzi del nuovo quadro normativo regionale elevano e valorizzano ulteriormente il ruolo centrale del geologo, all'interno dei processi di pianificazione territoriale a vari livelli, valorizzando il suo ruolo essenziale del "gruppo di progettazione" e codificando per la prima volta nella nostra regione, l'importanza della definizione dei livelli di pericolosità geologica nelle scelte di pianificazione urbanistica, inquadrata nell'ottico dello sviluppo sostenibile.

I seminari hanno avuto l'obiettivo di fare acquisire gli elementi di base per la realizzazione della cartografia tematica richiesta da differenti livelli di pianificazione urbanistica, curando anche l'aspetto anche l'aspetto normativo. L'intero corso ha coinvolto esperti di varie aree che sono stati individuati tra i docenti universitari, i ricercatori e professionisti di esperienza  comprovata nelle tematiche di propria competenza con l'intento di fornire, per ogni seminario, processi conoscitivi e metodologie di realizzazione delle cartografie più significative, esemplificative delle condizioni di rischio geologico riconosciuto e che condiziona lo sviluppo sostenibile del territorio calabrese (vd. programma).

La platea cui avete rivolto i seminari era esclusivamente formata da geologi professionisti o le tematiche trattate hanno visto la partecipazione di altri soggetti?

I temi trattati sono stati molteplici e la gran parte di interesse generale.

I seminari sono stati frequentati da 300/400 persone per seminario e questo ci dà la misura dell'interesse suscitano nelle professioni tecniche che si occupano di pianificazione quindi architetti, ingegneri, agronomi, e naturalmente geologi.

È stata un'iniziativa di rilevante qualità e di notevole impatto anche in mezzo ai giovani neolaureati e agli studenti che stanno per concludere il loro ciclo di studi. La qualità dei seminari è stata generalmente apprezzata e questo è il risultato della determinazione con cui ho voluto fortemente il coinvolgimento anche dell'università e del Cnr Irpi. Il rapporto sinergico con il Dipartimento di Scienze della terra dell'Università della Calabria e con il Cnr di Rende ha consentito di dare alle tematiche trattate un profilo di qualità e di autorevolezza sul piano scientifico che si è concretizzato nei contributi specialistici che docenti e ricercatori delle due Istituzioni scientifiche hanno fornito per il buon esito dell'esperienza congiunta e con il patrocinio all'iniziativa. Le tematiche trattate come già detto potranno essere d'indirizzo anche ai neolaureati o ai laureandi in Scienze della Terra che avranno maggiore consapevolezza del mondo della professione. I seminari sono stati molti e rivolti ai funzionari dipendenti pubblici che svolgono la loro attività nell'ambito degli uffici regionali preposti al rilascio dei pareri di compatibilità geomorfologica sugli strumenti urbanistici che dovranno necessariamente svolgere un ruolo sinergico con il mondo della geologia professionale in una comune visione che ha come obiettivo finale la salvaguardia del territorio e la sicurezza dei cittadini. 

È un processo formativo e conoscitivo concluso? 

Si è conclusa la prima parte di questo processo formativo che ha portato a raccogliere in un cd-rom tutti i seminari che sarà a disposizione di tutti gli iscritti all'Ordine dei geologi della Calabria attraverso il portale www.ordinegeologicalabria.it/ 

Il cd-rom è possibile visionarlo e scaricarlo e quindi è a disposizione di tutti. Questa è chiaramente la prima parte del percorso a cui seguiranno altre attività formative, non solo frontali, ma anche in campo per formare sempre meglio i geologi che affronteranno dal punto di vista professionale il delicato settore della pianificazione territoriale in aree ad elevato rischio geologico come la Calabria. Noi consideriamo condizione fondamentale il percorso formativo di aggiornamento professionale continuo sulle tematiche di valutazione, definizione e riduzione del rischio geologico e sismico al fine di consentire di dare soluzioni adeguate all'evoluzione delle conoscenze in atto attuali e risposte alle normative più recenti.

 


Torna all'indice