San Giacomo di Cerzeto
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Canti popolari raccolti da Francescantonio Santori (da «Il Prigioniero politico»):


 

Fu casale di Sanmarco in Calabria Citeriore, distante da Cosenza miglia 22. È in luogo di buon'aria. Trovasi abitato da Albanesi di rito greco al numero di circa 730. I prodotti del territorio consistono in grano, legumi, vino e castagne. Nel 1545 fu tassato per fuochi 18, nel 1561 per 23, nel 1595 per lo stesso numero, nel 1648 per 23, e nel 1666 per 46. Sempre è detto Santo Jacovo. Si possiede dalla famiglia Spinelli la sua g iurisdizione criminale, e la civile dal monistero de' Matina in diocesi di Sanmarco. (Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani, Napoli 1805)

Notizie riportate da Vincenzo Padula

Origine. Colonia albanese al 1534. Il rito si latinizzò al 1600, perchè i preti greci doveano ire ad istruirsi fino a Corfù.

Sito. Ai piè d'un colle, detto Colle dei Muli (Raxxi muscave), tutto coperto di secolari castagni. Sito ameno.

Venti. Ovest, ovest-sud.

Paese. Diviso da un vallone (Pyrroi).

Tesori. Nella cima del monte S. Elia. È una delle misteriore leggende di quel luogo. Forse non troverete l'agognato tesoro, ma potrete comunque godere panorami mozzafiato dalla sua vetta. Forse vi si adorava Elios (Il Sole)?

Tesori. Nella cima del monte S. Elia. Forse vi si adorava Elios (Il Sole)?

Religione. Alle falde del Monte Sant'Elia si osservano tuttavia i ruderi d'antica cappella di San Giacomo, che ha dato il nome al paese. I paesani ed i toranesi vi fanno processioni in tempo di siccità, e se ne ritornano bagnati fino alle ossa, per osservazione costante.

Fiume. Sulla destra di Finita è la contrada Guri Lucias (pietra di Lucia). - Lucia era una bella forese, tornava con sue legna dalla montagna. Stanca siede sopra un grosso macigno; ed ecco cade freddata per una palla tiratagli dal lato opposto della valle, davanti la casa di Pinnolo di San MArtino, dal famoso brigante Alberto Pinnolo per una scommessa s'egli a quella distanza di 700 metri potesse colpire con semplice palla la donna fermata in mezzo la via delle Destre. Ciò avvenne un 150 [anni] addietro.

Tessitore. Non si fa divario di materia. Per ogni bracio di 8 segni, grana 2; di 10, grana 3.

Mugnai. Hanno dal padrone da un tomolo ad uno e 1/2 al mese.

Grotta. Una sola n'esiste nella contrada Pianette (Chianieglie): ricovero di ladri.

Albanesi. Quando vennero non aveano altro che la giuffrea, la jattagania, e la maxera (fucile, spada e scimitarra): erano ladri. I suoi motti sono: «Gny xiry dissert» (una volta si muore); «My byccin veglia, veglia» (mi facciano fette a fette!).

Stato del paese. Il denaro del Borbone vi è piovuto; e ora vi sono 4 filatoi di seta, e mercanti! Lo stesso è avvenuto in san Marco.

Ingiuria. Zaricchiari, e cazzidiary (tignosi).

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 Gustavo Valente, (in Dizionario dei luoghi ecc. più volte citato) riferisce quanto segue:

SAN GIACOMO. -Frazione (ab. 857) del Comune di Cerzeto (Cs), con popolazione in S. Giacomo (818) e in case sparse (ab. 39).

Già casale sottoposto alla giurisdizione civile dei frati cisterciensi del Monastero della Matina.

La Parrocchia è intitolata a S. Giacomo Apostolo. Vi era una Confraternita laicale intitolata al SS. Sacramento.

Nel 1545 era tassato per 18 fuochi; per 23 nel 1565, nel 1595 e nel 1648; per 46 nel 1676. Alla fine del settecento gli abitanti erano 722. Bello il costume tradizionale delle donne. Gruppo folcloristico.

BIBL.: C. M. ALFANO, ed. 1798, p. 88- ed. 1823. p. 175; L. GIUSTINIANI. VIII. 153; P. SACCO, III, 265.


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